Catechisti

Che cosa significa….

Che cosa significa essere catechisti oggi?

Essere catechisti e fare catechismo non è la stessa cosa! Fare catechismo vuol dire compiere un cammino di fede con persone che consapevolmente scelgono di conoscere e seguire Gesù. Diverse possono essere state le ragioni di questa scelta, alcune volte casuali, spesso contingenti. Tuttavia da qualunque parte si cominci, la meta resta la stessa: essere rimasti affascinati e rapiti da Cristo. Ma essere catechisti implica tutto un modo di vivere, riaccostarsi a questa missione di testimoniare questa meravigliosa esperienza nella vita e nella comunità parrocchiale. Non si può essere catechista una sola ora alla settimana: lo si è in tutti i momenti della giornata. È uno stile di vita che deve guidare le scelte e dare forma alla testimonianza quotidiana.

La Catechesi è finalizzata ai sacramenti dell’iniziazione cristiana.

È qualcosa di molto più vasto e duraturo: un cammino di formazione permanente, da compiere lungo tutto l’arco della vita. Essere catechista e vivere questa ministerialità significa lasciarsi provocare e sollecitare dal desiderio permanente di crescere e maturare sempre nella fede. Nella catechesi che si svolge in parrocchia i sacramenti sono delle tappe, degli obiettivi intermedi, non dei traguardi. Fare catechesi è attualizzare nel presente l’annuncio del Vangelo, che si è tramandato nei secoli ed è giunto fino a noi. L’origine greca del termine catechesi (dal verbo Katekéo = istruire a viva voce, composto di ekèo = far risuonare, echeggiare) indica che il compito del catechista è quello di farsi eco di Gesù. Perciò è fondamentale acquisire, per quanto possibile, una mentalità di fede, cercando sempre più di “vedere le cose con gli occhi di Dio”. Il catechista si sforzerà di leggere gli avvenimenti quotidiani secondo un’ottica evangelica, interpreterà i fatti, le prove, le gioie, i contrattempi, tutto indicando a cogliere il significato dei segni dei tempi, cioè domandandosi: “Che cosa mi vuol far capire questo evento, questa difficoltà? Che cosa mi insegna questo momento di gioia? Oggi, essere catechista è coinvolgente. Le domande culturali sono molteplici e i ragazzi, fin dai primi anni, pongono questioni essenziali, che intaccano il senso della vita e il valore della fede. Il catechista non può rimanere muto o dare risposte superficiali, prefabbricate, deve essere pronto a dare ragione della speranza e della proposta cristiana.

Ma che cosa devo trasmettere ai ragazzi?

Con la catechesi trasmettiamo ai ragazzi i fondamenti della fede, aiutandoli a diventare persone mature, capaci di scelte motivate e coerenti. Infatti, l’immagine di Dio che i nostri ragazzi si faranno sarà in relazione con il nostro modo di parlarne e con i contenuti di cui ci siamo serviti per trasmettere il messaggio evangelico. Fare catechismo è sostanzialmente annunciare Gesù e accompagnare i bambini a un incontro personale con Lui, che è via al Padre, nello Spirito Santo. Noi parliamo ai bambini di un Dio vicino, che sa farsi compagno di viaggio, che parla all’uomo in tanti modi, servendosi via via di interlocutori e intermediari diversi. È un Dio che si propone, offrendo a tutti la possibilità di credere, ma nella piena libertà.

Catechiste

Mastroianni Antonella   cell. 3348449525   Seconda elementare

Oleandro Michela    cell. 3381989190            Seconda elementare

Zullo Sabrina   cell. 3394648276      Quarta elementare

Imperatore Giovanna      cell.3493769687   Quarta elementare

 Della Valle Sina        cell. 3496143425 Terza elementare