Questa sera, partecipando alla messa, riceveremo il simbolo delle ceneri. Saremo costretti ad abbassare il capo, riconoscendo così di essere creature fragili, soggette al peccato e di conseguenza bisognose dell’amore e della misericordia del Padre. Il nostro sguardo fisserà la terra riscoprendo cosi ciò di cui siamo impastati “solo poco e ignobile fango” che però, nelle mani del Creatore, si trasforma in dignitosa e mirabile creatura: l’uomo. E’ a Lui dunque , che siamo invitati a guardare in questo tempo di quaresima, con quello stesso sguardo di stupore e ammirazione di Adamo quando fissò la bellezza del suo creatore. Che quella bellezza, che spesso deturpiamo con il peccato, possa essere il premio felice della nostra conversione, in questo tempo opportuno che la chiesa ci offre, allargando così l’orizzonte della fede oltre il confine dell’umano in attesa di rivestirsi rinnovato e trasfigurato del Cristo crocifisso e risorto.
Buon cammino
Don Emilio Angelo Meola