Le disposizioni per le celebrazioni pasquali nella nostra diocesi

Prot. DV 1/21

Disposizioni pastorali e liturgiche per la Settimana Santa 2021 in periodo di “Zona Rossa”

Carissimi Sacerdoti, Religiosi e Diaconi,

a motivo del perdurare della pandemia da Covid- 19, il Ministero della Salute, con l’ordinanza del 5 marzo 2021, ha collocato la Regione Campania in “zona rossa”; questo comporta che ancora una volta i riti della Settimana Santa saranno in parte condizionati dalle norme di comportamento richieste, che sono da osservare scrupolosamente.

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti il 17 febbraio 2021 ha pubblicato una «Nota ai vescovi e alle conferenze episcopali circa le celebrazioni della Settimana Santa 2021», nella quale viene richiamato il Decreto del 25/03/2020 che contiene le linee guida per la celebrazione della Settimana Santa.

La Conferenza Episcopale Italiana, in data 23 febbraio 2021, ha emanato gli «Orientamenti per la Settimana Santa 2021», e ricorda che da maggio dello scorso anno, seppur con limitazioni e obblighi la presenza dei fedeli è permessa durante le celebrazioni, in base al protocollo stipulato tra governo e la presidenza della CEI, «nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali».

Le condizioni che rendono possibile la presenza dei fedeli alle celebrazioni sono elencate nel “Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo” emanato dal Ministero dell’Interno in data 7 maggio 2020, disposizioni che sono tuttora in vigore e devono continuare ad essere osservate. Queste comportano una particolare attenzione perché l’accesso dei fedeli nelle chiese sia sempre subordinato alla capienza dei posti disponibili, che non si creino assembramenti e occasioni di contatto interpersonale, che si indossino sempre le mascherine, che all’ingresso vi siano dispositivi per la igienizzazione delle mani, che vi siano volontari che controllino gli ingressi e vigilino sull’osservanza delle norme di sicurezza.

In questo periodo di massima restrizione si ricorda anche che sono vietate: le benedizioni pasquali e le visite alle famiglie; le visite agli ammalati da parte dei ministri straordinari della comunione; le processioni di immagini sacre e la loro traslazione anche solo all’ingresso o sul sagrato delle chiese; la benedizione ai defunti alla chiusura della bara o nell’imminenza della traslazione e i cortei funebri; le feste e le raccolte pubbliche di offerte da parte di comitati.

Alla luce delle suddette indicazioni e delle ordinanze delle autorità civili, in vista delle celebrazioni della Settimana Santa, si dispone quanto segue:

  • Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio, che in zona rossa prevedono si possa raggiungere solo la chiesa più vicina alla propria abitazione.
  • I fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa siano invitati a partecipare, come segno di unità, alle celebrazioni liturgiche diocesane presiedute dal Vescovo che verranno tutte trasmesse in streaming, o alle celebrazioni del Papa.
  • Non vengano trasmesse le celebrazioni liturgiche in streaming dalle comunità locali. Si possono trasmettere momenti di Catechesi e di preghiera, soprattutto della Liturgia delle Ore, purché non si sovrappongano all’orario delle celebrazioni del Vescovo e del Papa.
  • DOMENICA DELLE PALME

La “Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme” sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano, senza alcuna processione all’esterno.

Il sacerdote con i ministri strettamente necessari si recano alla porta della chiesa, mentre i fedeli restano al loro posto. Dopo il saluto, la benedizione dei rami e la lettura del Vangelo, il sacerdote con i ministri si recano processionalmente all’altare.

I fedeli possono portare con sé un solo ramo di ulivo o di palma. Si possono anche predisporre all’esterno della chiesa dei cesti con rametti di palma preparati in buste singole e chiuse, che verranno consegnate da persone con mani disinfettate e munite di mascherine, evitando rigorosamente che i fedeli possano prendere da sé le buste con i rametti di ulivo o si fermino presso i cesti creando assembramenti.

Si avvertano i fedeli che non è consentito scambiarsi in alcun modo i rami di palma o di ulivo.

Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.

• GIOVEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA – MESSA DEL CRISMA

La Messa Crismale sarà celebrata nella Cattedrale di Teano mercoledì 30 marzo, alle ore 18.00. Nella Cattedrale di Alife giovedì 1 aprile, alle ore 10.00.

Alla Messa Crismale possono partecipare tutti i sacerdoti provenienti da tutti i comuni delle rispettive diocesi, muniti di autocertificazione. Saranno presenti anche rappresentanze di religiosi, religiose e fedeli laici che risiedano esclusivamente nel Comune di Teano e nel Comune di Alife, sempre muniti di autocertificazione.

I sacerdoti portino con sé il camice, la stola bianca e una teca con il pane (la particola) da consacrare. In Cattedrale prenderanno posto nel luogo loro assegnato e li indosseranno le vesti sacre. Per la distribuzione degli oli saranno date al momento opportune indicazioni.

• GIOVEDÌ SANTO – CENA DEL SIGNORE

Nella Messa vespertina in Coena Domini sia omessa la lavanda dei piedi.

Al termine della celebrazione il Santissimo Sacramento potrà essere portato, se il luogo lo consente e senza creare assembramenti, nel luogo della riposizione in una cappella della chiesa sobriamente ornata, dove sarà possibile fermarsi in adorazione, nel rispetto delle norme.

L’ornamento della cappella della riposizione sia improntato ad una autentica “nobile semplicità”, evitando qualunque forma di sfarzo.

Nel caso in cui, per la ristrettezza della chiesa, si potrebbe correre il rischio di assembramenti presso l’altare della riposizione, si consiglia che l’adorazione eucaristica comunitaria avvenga all’altare dove si è celebrata la Messa; al termine, il Santissimo Sacramento venga riposto nel tabernacolo.

Le chiese dovranno chiudere trenta minuti prima del coprifuoco.

• VENERDÌ SANTO

Nella Preghiera universale si introduca la seguente intenzione:

XI. Nel tempo della pandemia

Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: allontani la pandemia, scacci la fame, doni la pace, estingua l’odio e la violenza, conceda salute agli ammalati, forza e sostegno agli operatori sanitari, speranza e conforto alle famiglie, salvezza eterna a coloro che sono morti.

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno, conforto di chi è nel dolore, sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell’umanità sofferente: salvaci dalle angustie presenti e donaci di sentirci uniti a Cristo, medico dei corpi e delle anime, per sperimentare 1a consolazione promessa agli afflitti. Per Cristo nostro Signore. R/. Amen.

L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione.

Per l’adorazione della santa Croce da parte dei fedeli, colui che presiede, dopo aver baciato la Croce, stando in mezzo davanti all’altare, con brevissime parole può invitare i fedeli all’adorazione, quindi la tiene elevata perché la adorino in silenzio.

Le processioni e laVia Crucis all’esterno non sono consentite. La pia pratica della Via Crucis può essere celebrata solo nell’aula liturgica e in forma statica.

veglia pasquale

La Celebrazione della Veglia abbia inizio in orario opportuno e, considerando l’ora del coprifuoco, si concluda entro le ore 21.30.

All’ingresso della chiesa alcuni volontari, sanificate le mani e con la mascherina, possono distribuire ai fedeli la candela che dovranno portare con sé al termine della celebrazione.

La benedizione del fuoco si svolge alla porta della Chiesa, alla sola presenza del sacerdote e dei ministri, mentre tutti i fedeli sono al loro posto, rivolti verso la porta.

Per l’accensione delle candele dei fedeli, al secondo invito «La luce di Cristo» oppure «Cristo luce del mondo», i ministranti, muniti di mascherina e le mani igienizzate, prelevata la fiamma dal cero pasquale, la portano ai fedeli che rimangono fermi al loro posto.

Laddove, per la ristrettezza della chiesa e la difficoltà a mantenere le misure precauzionali, non fosse possibile accendere il fuoco alla porta della chiesa, si può adottare la forma descritta nel protocollo della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 19 marzo 2020, che prevede l’inizio del lucernario in presbiterio; dopo la monizione iniziale si accende direttamente il cero pasquale, quindi si esegue l’annunzio pasquale (Exultet). Segue la “Liturgia della parola”.

Eventuali battesimi vengano rinviati ad una celebrazione apposita in altro giorno, per evitare assembramenti.

Per la distribuzione dell’acqua benedetta, si possono preparare precedentemente delle bottigline che saranno distribuite ai fedeli all’esterno della chiesa da volontari con mani igienizzate e mascherina. Anche in questo caso si dovrà vigilare attentamente per evitare che i fedeli possano prendere da sé le bottigline o si fermino presso i cesti creando assembramenti.

Lo stesso si può fare nelle Messe del giorno di Pasqua.

Queste disposizioni vengano fedelmente attuate, perché sia manifesta la comunione ecclesiale che siamo chiamati a testimoniare e per evitare confusione e disorientamento tra i fedeli.

I sacerdoti facciano conoscere queste disposizioni ai fedeli nel modo che riterranno più opportuno.

La Vergine Maria, Donna della Pasqua, accompagni il nostro cammino verso la pienezza della luce del Crocifisso-Risorto.

19 marzo 2021, Solennità di San Giuseppe

* Mons. Giacomo CIRULLI

Vescovo di Teano – Calvi e Alife – Caiazzo

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